giovedì 20 gennaio 2011

HEREAFTER

Lo spettacolo cinematografico delle ore 19:20 ha come solo difetto che mi siedo in poltrona a stomaco vuoto e questa non è buona cosa, ma fortunatamente trovo posto nella fila centrale, perfettamente in linea con lo schermo e questo contribuisce a rasserenarmi l'animo dato che odio vedere i film in diagonale, cosa che nella sala in cui mi trovo succede il 95%  delle volte.
Il film scelto parla del paranormale e più specificatamente della vita dopo la morte pertanto, per immergermi adeguatamente in questo spettrale argomento, l'appuntamento delle 18:00 dal dentista è stato sicuramente quel che ci voleva, un'ora di sevizie dove il terrore è servito a pagamento.

Torniamo al film, appena il tempo di fare un filino di acqua e subito le luci si spengono, la pellicola comincia con uno invidiabile scorcio sulle spiagge presenti nelle località dell'oceano indiano, qui in una apparentemente tranquilla e ripetitiva giornata una turista belloccia si accinge a comprare al mercatino indigeno gli immancabili "cazzabuboli" da portare ad amici e parenti; tutto ciò fa pensare al sole, al caldo e alla incontaminata natura di quelle mete esotiche, ma mentre ci si sta cullando all'idea di una possibile futura meta vacanziera ecco che la catastrofe inizia, il suo nome è "Tzunami".
Tre intensi minuti di spettacolari e iper-realistici effetti speciali durante i quali io spettatore vengo, nel vero senso della parola, letteralmente immerso in questa piena di acqua, fango e detriti, di distruzione totale, di mancanza d'aria ecc.... Insomma alla fine della scena un senso assoluto di profonda angoscia mi pervade e tra me e me mi dico che se questo è solo l'antipasto il film promette di valere i 7 euri del biglietto.
Invece no, con tutta onestà vi dico che il film è mega-polpettone hollywoodiano, in parole povere na' cazzata!
Due ore di scene lente, scontate, noiose, per la metà recitate in francese coi sottotitoli, una trama esile che non dice nulla e non approfondisce nulla su un argomento invece che potrebbe essere esplorato e raccontato da molteplici punti di vista.
Pensavo che la regia di Clint Eastwood bastasse a garanzia di un buon prodotto, ma anche i grandi possono sbagliare del resto errare è umano e l'importante è che adesso egli non perseveri con altri prodotti simili.
Aggiungo infine una critica anche alla scena dello Tzunami che, per quanto bella e intensa, contiene a mio parere questa grossa incongruenza: la protagonista riemersa in superficie dopo che la forza dell'acqua l'aveva precipitata sul fondo si aggrappa ad un palo della luce rimasto di traverso sull'acqua, sembrerebbe salva e invece  qui ci si rende conto quanto in una tragedia del genere le cause di morte non sono date dal mero affogamento, infatti all'improvviso ecco sopraggiungere, trascinata a gran velocità, la carcassa di un'auto che la centra in pieno.
Secondo me in questa circostanza una persona, quand'anche non venisse tranciata in 2 di netto, muore sul colpo per la violenza del botto o per lo spappolamento della calotta cranica e/o per quello della spina dorsale, ma come dico sempre "La vita non è Hollywood" e qui la nostra eroina una volta rianimata si alza e cammina senza neanche un livido significativo!
A voi le conclusioni....................     

3 commenti:

  1. Mah non so...secondo me lo scopo del film non era SPIEGARE cosa ci sia "hereafter"...ma semplicemente dire che "qualcosa c'e'" e ci accompagna. Punti di vista.
    Anch'io ho preferito altri film del Clint, pero' questo non lo casserei del tutto...

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  2. Che qualcosa c'è penso tutti si speri e si desideri, ma mi aspettavo che invece di far dire alla scrittrice folgorata sulla via di Damasco, che dietro la verità esiste un complotto, lo avesse analizzato con qualche spunto critico invece di creare una trama per far trovare finalmente la fidanzata al sensitivo!

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  3. Beh, pero' caruccia l'idea che Cupido sia stato il gemello survived...un po' un Babel dei poveri...
    Ma poi diciamocelo, chissenefrega di un libro su Mitterand? Molto meglio la faccenda "complotto spiritistico"!

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