Sabato sera sono andato a vedere al cinema "Invictus" l'ultimo opera di "Clint Eastwood" come regista e devo dire che non mi sembra una delle sue più riuscite.
La storia è sicuramente commovente e forse, a parziale scusante, bisogna dire che non è certo facile trattare un tema come l'apartheid senza scivolare nella banalità e nella retorica, come spesso invece Hollywood ci ha abituato su argomenti così scottanti.
Utilizzare il mezzo sportivo poteva sicuramente essere un aiuto, non del tutto sfruttato, ma anche un grosso limite, alla fine infatti gli accenni a un problema così importante risultano superficiali.
Quello che si apprezza risulta così essere la fotografia e a mio modesto parere, il realismo delle scene di rugby.
Merito va dato, senza ombra di dubbio, all'interpretazione di quel bravo attore che è "Morgan Freeman" il quale riesce sempre ad essere convincente anche quando è stato impegnato in pellicole puramente commerciali.
Per quanto riguarda "Matt Damon" l'ho trovato gonfio come un culturista anabolizzato, certo doveva fare la parte del ragazzotto massiccio, ma forse di steroidi ne ha presi troppi.
Il messaggio del film però arriva, lo sport può veramente essere un'arma di coesione potente, in grado di sconfiggere le divisioni che odio, religioni, politica da sempre operano sul genere umano.
In conclusione analizzando tutti i parametri questo film merita *** stelle e nulla più!
Per un altro punto di vista vi consiglio la lettura di questo articolo, nel quale potrete anche leggere la bellissima poesia di "Henley" citata da "Mandela" alias "Freeman" nel film.
UAO!!!!! Ma mi stai citando!!!! ;-) Che mito!!!!
RispondiEliminaCito sempre le fonti interessanti :)
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