giovedì 20 gennaio 2011

Tamara Drewe - Tradimenti all'inglese

Questo film di Stephen Frears non è certo all'altezza de "Le relazioni pericolose" o di "The Queen", la trama è abbastanza scontata, ma scorre con una discreta scioltezza.
Sullo sfondo della bella campagna, nella contea inglese del Dorsetshire, si dipanano le vicende di questa giovane ragazza tornata al paese natio per vendere la casa di famiglia e con qualche conto in sospeso col passato, divisa tra il suo vecchio fidanzatino e vero amore della vita e un'antica infatuazione per uno noto scrittore di romanzi gialli con la passione per le scappatelle, a danno queste di una moglie vero fulcro familiare, ma totalmente cieca e dedita ormai al buon andamento della fattoria o agriturismo che dir si voglia, nella quale sono ospitati scrittori in crisi di ispirazione ai quali ella si dedica, con pranzi e merende, trovando anche il tempo di badare a piccole riparazioni e agli animali.
Non ci sono particolari approfondimenti o risvolti psicologici come ci si aspetterebbe da un buon film inglese, si racconta semplicemente la realtà come è in questi casi, condita da piccoli equivoci e colpi di scena, il tutto in maniera easy che rende il film un prodotto tutto sommato gradevole che permette di svuotare la testa dai pensieri quotidiani, concedendosi qualche bella e garbata risata contemplando i bei panorami.
Ottima, come quasi sempre, la recitazione degli attori inglesi e veramente divertente la caratterizzazione dei personaggi delle due ragazzine annoiate che si trovano tutti i giorni dopo la scuola ad annoiarsi sulla panchina dell'unica fermata della corriera paesana, corriera peraltro soppressa e che trascorrono le giornate nel fanatismo adolescenziale per la popstar del momento, sperando di incontrarlo e magari sposarlo, fuggendo così dalla mancanza di prospettive del piccolo borgo paesano.
Insomma piccole "veline" crescono!        
Voto 7. 

Chiacchiere gustando una tisana

Volendo fare due chiacchiere tranquille riuscendo a sentire anche il vostro interlocutore vi consiglio un piccolo locale che si trova in via Barbaroux, purtroppo non ricordo ne il nome, ne il civico esatto ma si trova facilmente essendo ubicata sulla sinistra in direzione piazza Castello e proprio negli ultimi 100 mt. della via.
Piccolo come dicevo e arredato con materiali poveri, ma il tutto è accostato con gusto a cominciare dai chiari colori pastello che rivestono sia le mura interne, sia tavoli e sedie, colori che sono poi il fondo base degli stessi quadri appesi, quasi tutti con vivi motivi floreali, così come i servizi da tè che portano ai tavoli.
Avrete ora sicuramente capito che sto parlando di una "Tisaneria" qui potrete degustare tè, tisane e infusi da accompagnare con un assaggio di torta alle mele o una buonissima creme brulè, l'unica pecca è che non dispongono di una vasta scelta di torte come invece capita alla Tisaneria della Consolata, ma a differenza di quest'ultima si può anche optare per il menù dei salati.
Se capita di passeggiare  in questa piccola porzione del quadrilatero romano sbocciata in questi ultimi anni, ricca di negozietti tra l'utile e lo sfizioso che hanno ridato vita alle sue viuzze e a suoi vecchi, ma ristrutturati palazzi della Torino sette/ottocentesca che meritava il soprannome di "piccola Parigi", allora una fermata con pausa merenda in questa piccola tisaneria è più che meritata.

HEREAFTER

Lo spettacolo cinematografico delle ore 19:20 ha come solo difetto che mi siedo in poltrona a stomaco vuoto e questa non è buona cosa, ma fortunatamente trovo posto nella fila centrale, perfettamente in linea con lo schermo e questo contribuisce a rasserenarmi l'animo dato che odio vedere i film in diagonale, cosa che nella sala in cui mi trovo succede il 95%  delle volte.
Il film scelto parla del paranormale e più specificatamente della vita dopo la morte pertanto, per immergermi adeguatamente in questo spettrale argomento, l'appuntamento delle 18:00 dal dentista è stato sicuramente quel che ci voleva, un'ora di sevizie dove il terrore è servito a pagamento.