Potrebbe tranquillamente essere il titolo di uno dei miei soliti post, del resto le mine vaganti che mi circondano sono numerose e le acrobazie che debbo fare per non saltarci sopra sono estenuanti, solo che in questo caso non sono le mine a esplodere ma il sottoscritto...
Uhm, cipicchia, come al solito tendo a divagare! Stavo dicendo che Mine vaganti poteva essere il titolo di un mio solito post e invece questa volta è il titolo di un bel film che mi sono regalato venerdì sera, la prima vera serata primaverile della stagione.
La pellicola è del regista Ferzan Ozpetek e non nascondo che mi sono avvicinato alla sua visione con molto scetticismo, pensando di dover stare due ore seduto con le flebo in endovena.
Beh, credo che un po' tutti possano avere questa sensazione sul pur bravo regista, del resto i suoi precedenti brillano per pesantezza e trasmettono allo spettatore un angoscia cupa e soffocante.
Invece questa volta è riuscito finalmente a raccontare temi di forte connotazione sociale, come l'omosessualità e l'emarginazione, trasportati nella realtà della provincia italiana, con una leggerezza ed una sobrietà inaspettate e alla fine sono state due ore in cui la platea ha riso di cuore tra la marea di battute esilaranti, a volte anche forti, ma mai volgari.
Un cast devo dire fenomenale, dove ogni attore è perfettamente dentro la singola parte recitativa, ma allo stesso tempo è sempre in sintonia con la coralità, persino Riccardo Scamarcio è sembrato bravo.
Oltre agli attori menzione va data anche alla bella fotografia che racconta il Salento e in particolare la bella cittadina di Lecce con il suo centro storico ricco di arte.
La storia in se, invece non è poi niente di nuovo, alla fine è la solita storia in cui si parla della difficoltà di una famiglia borghese quando viene messa a conoscenza dell'omosessualità del figlio maschio, solo che qui.... Eh eh, troppo facile volete sapere come contiunua? andate a vederlo!
Condivido in pieno la tua recensione! Dopo essere sopravvissuta a stento a "Un giorno perfetto" (sono uscita dal cinema contenta che corso matteotti esistesse ancora!), pensavo di eliminare Ozpetek dalla mia vita cinefila...e invece questo film è stato assolutamente piacevole da gustare, divertente e spiritoso. E pazzesco, Scamarcio recita BENE! Forse, nonostante sia il protagonista, è un po' sottotono rispetto a Fantastichini o alla Occhini (MITICA la sua battuta sulla "spiaggia libera"!), però non gli avrei dato due lire visto che lo ritenevo un simil-tronista e invece...ma basta là, che scoperta.
RispondiEliminaUna perla del film secondo me è il trio degli amici gay, uno più caricaturale (ma neanche poi tanto) dell'altro, ognuno con la propria mania femminina che tenta di nascondere ai perbenisti genitori di Tommaso per non metterlo nei guai.
Al solito Ozpetek tratta il tema della famiglia "allargata", bislacca, problematica, ma stavolta lo fa con un'ironia e uno humor davvero piacevoli. Mumble...credo lo comprerò in dvd.