venerdì 3 settembre 2010

A ciascuno il suo Paradiso

Ognuno di noi, almeno credo, ha un luogo speciale nel quale rifugiarsi quando si ha bisogno di ricaricare le pile, per me questo posto è il paese dove nacque il mio babbo.
Gallicano, questo il suo nome, è un piccolo comune toscano situato nel territorio della media valle del fiume Serchio, la quale con le Alpi Apuane ad occidente e la catena degli Appennini a oriente abbraccia un paesaggio di inestimabile bellezza. Volendo esser più precisi Gallicano è alle pendici delle Alpi Apuane quindi nella parte occidentale, comprensorio conosciuto col nome di Garfagnana.
Quando si parla di Toscana, si pensa alla natura, alle fortezze, ai borghi di origine medievale e anche nella media valle tutto questo è presente, Gallicano però a parte la splendida cornice naturalistica da un punto di vista architettonico è un paese povero eppure nonostante ciò, il suo minuscolo "Borgo Antico" e il suo duomo, ai miei occhi, sono quanto di più bello mai visto.


Questa estate non ho potuto godere del mio "Paradiso" e mi manca, come mi mancano le verdi vallate, l'aria pulita, i sapori della sagre paesane, lo scorrer lento e tranquillo delle giornate, le passeggiate al fiume, il sole che tramontando dietro ai monti irrora di una luce calda tutte le cose e mi mancano le campane del duomo che suonano a festa, "Din don Dan, Din don Dan, Din don Dan".

Quel suono mi è caro oggi come allora, quando bambino mi svegliava, i dì di festa, a casa della nonna e per il quale facevo le corse dalla camera alla cucina, prendendo la sedia, appoggiandoci sopra le ginocchia per sporgermi dalla finestra, per vedere il rollio delle campane e sentirle suonare.
Sembrerà strano, ma quei pochi minuti per me erano tra i più belli, quello scampanare così forte e acuto e al tempo stesso melodioso era in grado di creare vibrazioni talmente intense tali che la sensazione percepita era quella di sentire mura e pavimenti tremare; "Din don Dan, Din don Dan, Din don Dan" quel suono per me significava felicità.

Dolci ricordi d'infanzia che crescendo viviamo con disincanto, tutto è diverso e molte cose perdono il fascino, ma il mio luogo speciale quello no, quello rimarrà sempre il mio rifugio e la mia forza.

A chi non conoscesse ancora la media valle del Serchio e la Garfagnana il mio consiglio è di farci un salto senza indugi e non se ne pentirà. Natura, storia, arte, senza dimenticare che in un'ora scarsa si è a sul mare a Viareggio o Massa e se si vuole invece fare una bella passeggiata stando al fresco della canicola estiva, tra negozi e splendidi scorci medioevali, la splendida cittadina di Lucca (a mio parere 3° in bellezza dopo Firenze e Siena) vi aspetta.

Qui sotto alcuni links utili:

http://www.ingarfagnana.it/


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