lunedì 30 agosto 2010

Metti una donna in cucina....

Questo breve racconto risale alla scorsa primavera quando organizzai una cena a casa mia e la mia migliore amica "P", una delle temibili sorelle "S", si offrì di pensare alla cucina, mentre il sottoscritto oltre ad aver messo a disposizione la location, si occupò della spesa.
L'offerta mi sembrò da subito allettante, "minor sforzo e massimo risultato", per cui decisi senza esitare di cogliere la palla al balzo, ma questo a breve si sarebbe tramutato nel primo tragico e fatale errore di valutazione.
Premetto che essendo ormai un single convinto e per giunta pure figlio unico l'amore sviscerale per le cose di appartenenza raggiunge livelli che gli altri umani solo sognano, quindi sono e lo riconosco estremamente rompico.... e preciso su tutto ciò che si trova nel mio piccolo regno, il mio appartamento, di cui sono unico signore e padrone.

Qualsiasi accadimento che sconvolge l'ordine precostituito è fonte pertanto di destabilizzazioni non facili da digerire e anche la cucina, uno dei  perni centrale dei miei possedimenti, non fa eccezione, essendo poi diventato un "desperate houseman" il locale deve essere sempre lindo e perfettamente in ordine (le stoviglie sporche non sono previste per più di 2 ore).
E arrivarono le 15 del fatidico pomeriggio la mia amica si presentò per la preparazione, trovando un ambiente pulito, ordinato e funzionale; ora tralasciamo il fatto che, nonostante sapessimo a priori che gli invitati avrebbero portato qualcosa o da mangiare o da bere, il numero delle portate crebbe in maniera esponenziale e con esso il numero delle stoviglie, degli scarti, e della farina qua e la cosparsa e tutto ciò perché alla chef  o non sembrava esserci abbastanza, o riteneva che il risultato ottenuto non fosse presentabile.
Dico io il numero degli invitati era equamente suddiviso tra maschietti e femminucce, i primi si sa pensano a riempirsi il buzzo e sai che gli frega se uno dei pomodori ripieni è venuto svirgolato e non rispetta la tua presentazione Zen del vassoio, le seconde erano le più strette amiche e vuoi che proprio loro si mettano a fare le peppie con te? Mai però cercare di convincere una donna quando questa si mette una fissa in testa, anzi se volete vivere sereni assecondatela, anche se con gli avanzi, alla fine, potreste invitare un intero reggimento.
Ovviamente io che sono duro così non feci e questo fu solo l'inizio che minò il mio equilibrio psichico.

Il clou doveva però ancora arrivare, bisognava preparare uno dei tanti ripieni, delle tante portate e io misi a disposizione il mio nuovo frullatore usato pochissime volte, sebbene già perfettamente collaudato e privo di difetti di fabbricazione, ma devo aggiungere e presto capirete, sicuramente non testato a prova di donna!
Dopo averlo messo in funzione ci si accorse che l'insieme degli ingredienti da mescere era troppo denso per la potenza dello stesso, tolsi allora il contenitore per cercare con un cucchiaio di rendere più fluida l'amalgama, lo rimisi poi nell'alloggiamento e si riprese a frullare, ma niente da fare dopo poco occorreva la stessa procedura, io nel frattempo ero intento in altra attività e il compito fu affidato a "P", non l'avessi mai fatto all'atto di incastrare il contenitore sulla base, l'operazione che doveva essere fatta con garbo e delicatezza venne invece eseguita con una ferocia inaudita accanendosi ripetute volte sulla povera e indifesa creatura, finché udimmo un inquietante "crack". Cercai di allontanare dalla mente il sospetto di ciò che di li a a poco avrei tristemente appurato, il frullatore non funzionava più.
Dopo aver esaminato attentamene la salma notai che i piedini che servivano per incastrare il bicchiere nella base erano stati recisi di netto e sicuramente da un'individuo non mancino e qui i sospetti caddero da subito su "P" ultima utilizzatrice, lasciai comunque cadere la cosa affermando a denti stretti che sarebbe potuto succedere a chiunque, ma dentro me sapevo perfettamente che io e solo io avevo armato il coltello, dimenticando che il binomio "donne & tecnologia" non è sempre cosa buona e giusta.

La frittata ormai era fatta, non ancora il ripieno, ma si poteva ancora rimediare, presi quindi il nuovo mega robot da cucina e senza lasciar trasparire alcuna paura lo posi sul piano di lavoro, memore però della recente disgrazia e capirete di una giustificata sfiduciami, mi offrii di portare a termine la preparazione e dopo pochi minuti il ripieno fu pronto.
A questo punto eravamo su per giù a metà dell'opera e cominciai a considerare l'avvenuto come un mero incidente di percorso e mi rilassai certo che null'altro avrebbe ormai potuto minare la pace del mio nido, ma questo rilassamento si tramutò nel mio secondo  tragico e fatale errore.
"P" decise di portarsi avanti lavando le numerose stoviglie fin li utilizzate e a me sembrò, con leggerezza,  un'ottima idea anche perché la vista di tutto quel disordine arrecava un fastidioso disturbo al mio equilibrio così già duramente provato dai recenti accadimenti.
Tutto sembrava procedere senza intoppi e mai e poi mai avrei immaginato cosa avrebbe combinato, con ingegno oserei dire diabolico, "Miss Tecnologia fai da te" che, dall'acqua insaponata presente nel lavandino con assoluta castità tirò su la lama tritatutto del robot e insieme ad essa il recipiente contenitore, tutto normale direte voi, anzi possibile visto che tale accessorio è fatto per incastrarsi perpendicolarmente alla base piatta, niente di più sbagliato!!!!!!!!!
La lama risulto si, essere incastrata  nel contenitore, ma con un perfetto angolo di 45° (vedei foto) col risultato che le punte alle rispettive estremità si erano conficcate nella plastica impedendone di fatto lo sblocco.  
Armata di uno spudorato candore la killer esclamò, ma come è successo stavo solo risciacquando le lame, mi sono cadute li dentro e si sono incastrate così....
Ora avrò effettuato la stessa operazione decine e decine di volte e mai, e ripeto mai m'è capitato di vedere un fenomeno simile, ditemi voi cari colleghi "maschi" quali sono le probabilità fisico-logico-matematiche che un cosa del genere avvenga nel nostro normale spazio tempo dimensionale. Ebbene non perdete tempo a elaborare statistiche o a formulare vane ipotesi, perché qualunque teoria sarebbe di certo confutata da ciò che quell'essere delicato, accurato e senziente chiamato "donna" può arrivare a fare in pochi minuti di vostra distrazione.
Armato di pazienza, di una buona dose di fortuna e dopo aver respirato a lungo e fatto gli esercizi mentali necessari, affinché solo la mia ombra si gettasse con le sue tetre mani sul collo di "P" (se qualcuno ha visto il "Dracula" di F.F. Coppola, ricorderà una scena simile con l'ombra del vampiro che si avventava sul suo ospite mentre il corpo materiale continuava a comportarsi affabilmente),  riuscii alla fine a sbloccare la matassa, il robot funzionava ancora e a perenne ricordo dell'attentato rimasero solo i 2 incavi creati dalle lame alle estremità del contenitore, ma la cosa che proprio non mi scese giù era che dopo averci quasi rimesso un robot 1/2 ciò che era stato preparato secondo il killer non poteva essere presentato.
La cena comunque si svolse regolarmente, tutto andò liscio e tutto piacque anche quei pomodori ripieni da colei rinnegati e da me con caparbia testardaggine messi a disposizione dei commensali, i quali attorno alle 2 del mattino tornarono felici e strapieni alle proprie dimore, mentre io potei finalmente in ordine: spazzare per terra, lavare i piatti, ripulire e lucidare il piano cottura, sigillare i sacchetti dell'immondizia e portarli immediatamente nei contenitori di raccolta  sotto strada.
Alle 3 e 30 le faccende furono finite, ero stanco, la schiena a pezzi, mi diressi nel mio comodo letto, dove  finalmente sereno per l'ordine e la pulizia ripristinati sprofondai in un sonno profondo e sereno.

12 commenti:

  1. maronna ... sto ridendo con le lacrime agli occhi!!!!
    Eccezionale 'sto post ... mi ci voleva davvero una lettura del genere ;-)))!
    Ti AdorOOOOOOOOOOOOOO :)!
    PS: please fammi ridere ancora così ...

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  2. Beh ci proverò ma il merito è tutto della protagonista ;-)

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  3. Non capisco...chi e' "P"? Io non c'ero, raccontatemi, non posso davvero credere che una donna possa fare da sola tutto questo casino, A ME non succederebbe mai...

    Carlo, sei un GRANDE! :-D

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  4. Io so chi è "P", ma chi è Carlo? Era presente anche lui?

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  5. Credo sia "C" ma non ne sono sicurissima...come ti ho detto io non c'ero...

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  6. No, no, io non c'ero di sicuro perche' non ricordo assolutamente di aver visto queste lame inclinate di 45 gradi di cui parli, ma figuriamoci se la mia amata "P" potrebbe mai fare una cosa del genere...

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  7. La solita solidarietà femminile, ma questa volta non servirà a sottrarsi dalle responsabilità. ;-)

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  8. "C", quand'e' il tuo compleanno? Che io e "P" vorremmo farti un regalo, un elettrodomestico nuovo... ;-)

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  9. Assai lontano e cmq la 2° vittima dopo una lunga operazione è stata salvata ;-)

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  10. Al danno la beffa....ti regalano pure un elettrodomestico nuovo......Carlo.....TI CAPISCO......vedi di trovare il modo di tornare x un pò giù da noi ke ti ricarichi.....ps la prossima volta ke fai una cena ristorante.....1 così non ti sale la pressione 2 non ci rimetti gli elettrodomestici 3 non incorri nelle ire delle tue amiche x che oltre alla pubblica gogna ove le hai messe ti odieranno tutte le amiche che hanno iniziali simili (e pensare che tu hai messo le iniziali x tutelarle )4 invece di fare pulizie fino alle 3 passate con un semplice striscio di carta di credito te la cavi...MORALE...VIVA I RISTORANTI ;))) janpy 69

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  11. Concordo signor Janpy, "w i ristoranti", ma qua salassano, non è come giù dove si stramangia bene e senza esaurire la carta di credito ;-)

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